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Il Labrador Retriever è forse il cane più diffuso e amato al mondo, ma nonostante questo, alcune cose forse non le sai

Se stai pensando di adottarne uno, leggi queste insolite curiosità

Moltissime sono le cose che si sanno sul Labrador Retriever. È amichevole, gentile, facile da allevare ed educare. Perfetto per una casa con dei bambini e un grande giardino, ma anche per single in appartamento. Oggi invece ci vogliamo concentrare sulle cose più curiose e insolite, che magari non tutti sanno. Tra rivelazioni incredibili e aneddoti simpatici, tutto quello che non sai sul Labrador Retriever.

La storia del Labrador Retriever è particolare: un canadese trapiantato in Inghilterra

Nonostante il nome, il Labrador Retriever non è originario della penisola di Labrador. Viene infatti da una zona più a sud del Canada, l’isola di Terranova, una vecchia comunità di pescatori. Siamo a inizio XIX secolo, e ancora il nome Labrador non veniva utilizzato. In particolare, sarà il Kennel Club nel 1903 a riconoscerlo ufficialmente come razza. Qui il Labrador Retriever veniva chiamato “St. John dog” (il cane di San Giovanni), dal nome della capitale del Newfoundland. Qui, inizialmente, veniva utilizzato e addestrato dai pescatori del luogo per recuperare le reti finite in mare, oltre che per la pesca.

Furono delle navi inglesi, commercianti provenienti dalla penisola del Labrador, a portare il cane di St. John in Inghilterra e nel vecchio Continente. A questo punto viene preso in simpatia dalla nobiltà inglese, che ne inizia l’allevamento. Dopodiché entra in gioco un nobile inglese, il terzo conte di Malmesbury. È lui a dare il nome Labrador a questa razza di cane. Inoltre, a lui si deve la nascita, nel 1885, di Buccleuch Avon, il primo cucciolo di Labrador cosi come lo conosciamo oggi.

Una storia molto avventurosa per un cane adatto alle avventure.

Incredibile ma vero: molti labrador hanno le zampe palmate

Ricollegandoci a prima, dicevamo che i Labrador venivano utilizzati dai pescatori. Ma come è stata scelta questa precisa razza per un compito del genere? La risposta è semplice. Le loro zampe sono palmate, e dii conseguenza sono eccellenti nuotatori. La ragione di questa caratteristica è presto detta. Il Labrador è originario, come detto, di un’isola canadese dal paesaggio fortemente inospitale. La presenza di freddo e acqua ha favorito l’evoluzione e l’adattamento di questo cane all’ambiente circostante. In alcuni esemplari si sono sviluppate delle piccole membrane più o meno accennate tra le dita, che aiutano nel nuoto. Questo però non fa parte degli standard della razza, cioè delle caratteristiche “obbligatorie” per definire un animale come appartenente a quella determinata razza.

Le zampe del Labrador sono strutturate come segue: artigli, polpastrelli, cuscinetto metacarpale, sperone e cuscinetto carpale. I polpastrelli e i cuscinetti metacarpali hanno la funzione di ammortizzatori oltre che di protezione per le articolazioni del piede. I cuscinetti carpali, invece, funzionano da freni nei percorsi scoscesi o scivolosi.

Questa particolare caratteristica ha dato vita a due leggende, una più divertente dell’altra. La prima è che il primo esemplare di Labrador sia il risultato di un incrocio tra un cane e una papera. La seconda è che, invece che essere trasportato per nave da commercianti inglesi, sia arrivato sulle sponde anglosassoni a nuoto.

In generale, è molto interessante osservare bene le zampe dei cani. Infatti, si è in grado di comprendere molto sull’ambiente di provenienza. Per esempio, le razze che vivono nei climi freddi come il San Bernardo hanno delle zampe più larghe per non affondare nella neve.

Il Labrador Retriever è un cane che ha “successo”

È una tendenza che ha preso piede negli ultimi 15-20 anni, nonostante non manchino esempi nel corso del XX secolo. Sempre più celebrità si mostrano in pubblico per foto interviste o conferenze assieme al proprio fedele Labrador, e di conseguenza la popolarità di questa razza cresce ogni giorno di più.

Labrador e personaggi famosi

La lista sarebbe davvero molto lunga, quindi ci limitiamo a qualche esempio.

 

Iniziamo con qualcuno che è stato leggermente di più di un semplice personaggio famoso. Un allevatore d’eccezione, infatti, fu Re Giorgio VI, che nel 1938 presentò al Cruft’s un labrador nato con l’affisso reale Sandringham. La famiglia reale inglese tuttora alleva labrador con linee che valorizzano la indole e le caratteristiche da working dog (da lavoro) più che da bellezza.

 

Un altro Labrador molto conosciuto era, per esempio, il Labrador nero di Guinett PaltrowHolden, cui l’attrice era legata tantissimo. Dopo la sua morte, si dice che la Paltrow abbia partecipato a sedute spiritiche che l’hanno aiutata e rassicurata nella visione che il cane passeggiava felicemente insieme al padre.

 

Non si può scrivere del Labrador senza citare Jake, il cane da soccorso più famoso durante la tragedia delle Twin Towers e dell’uragano Katrina.

 

È sicuramente famosa Connie Paulgrave, detta “Koni”, il Labrador nero del Presidente Putin. Forse tutti si ricordano di come fosse intimorita la Merkel, notoriamente intimorita dai cani, nel salotto del presidente Russo.

 

Solo per nominarne altri, famosissime sono le storie sulle scorribande all’interno della Casa Bianca di Buddy e Seamus, i due Labrador dell’ex Presidente Bill Clinton. 

 

Fiction e cinema

Anche nella televisione e nel cinema troviamo questi cani talentuosi. La relativa facilità nell’ammaestrarli li rende perfetti per lo spettacolo. Di seguito vi daremo qualche nome che sicuramente, almeno una volta, avete visto sullo schermo.

Il Labrador Retriever Marley, per esempio, è il protagonista del libro best seller Io & Marley, scritto da John Grogan, che ha ispirato anche l’omonimo film con Owen Wilson e Jennifer Aniston. La storia è molto semplice. Un marito che, per paura di diventare padre, sceglie di regalare alla compagna un cucciolo di Labrador. Marley, estremamente vivace e praticamente incontrollabile, entra a far parte della famiglia, sconvolgendo ma anche allietando la vita dei due coniugi e dei loro tre figli. 

Altro esemplare che sicuramente vi sarà capitato di vedere sul piccolo schermo è Brian, il Labrador bianco della Famiglia Griffin. Intellettuale e alcolizzato, è spesso protagonista di interi episodi della famiglia ideata da Seth MacFarlane.

Molto utilizzato nelle serie animate, un Labrador giallo chiamato Mr. PeanutButter è uno dei protagonisti di BoJack Horseman, serie Netflix vincitrice di numerosi premi, soprattutto tra la critica. Il Labrador di colore giallo è una varietà nata circa 14 anni dopo la nascita di Buccleuch Avon (1885), che aveva il manto nero. La diffusione dei cani dal manto chiaro divenne però significativa solo dopo il 1920. L’allevamento di Labrador chocolate cominciò invece solo negli anni Trenta del XX secolo.

Per i cultori delle serie Tv più di nicchia, invece, vi ricordiamo Rowdy, il Labrador giallo di JD e Turk in Scrubs. La particolarità di Rowdy è di essere un cane impagliato, anche se viene coinvolto attivamente nella vita dei protagonisti, con cui realizza numero gag.

Questi cani hanno dei superpoteri: un cuore d’oro, un olfatto imbattibile e un’energia infinita

Bontà di cuore e Detector emotivo

È la verità, i Labrador sono cani che hanno dei veri e propri superpoteri, primo fra tutti la bontà. Si affezionano tantissimo ai propri padroni, soprattutto ai bambini, e sono compagni perfetti per tutta la vita. Proprio per via di questa bontà naturale, vengono usati spesso come cani per la Pet Therapy di bambini con problemi fisici o socialmente esclusi. Molto famoso è anche l’esempio dell’Università di Bristol. La facoltà infatti permette agli studenti di rilassarsi in compagnia di alcuni labrador in una stanza apposita. Grazie alle coccole di questi cani, gli studenti si rilassano e i voti medi dell’istituto sono aumentati.

Nonostante questo carattere docile, anche il Labrador accoglie spesso in modo sospetto gli estranei che entrano in casa sua. Abbaiate e annusate sono all’ordine del giorno. Questo però dipende spesso dalla persona che si trova difronte e dai suoi movimenti. Alcune persone hanno gesti aggraziati, morbidi e dolci, mentre altri si muovono a scatti, in maniera troppo veloce, con posture esitanti che inducono il cane ad interpretarli come potenziali nemici. Di solito, le persone che vanno d’accordo coi cani ricambiano il saluto dell’animale in modo quasi involontario, tramite il linguaggio non verbale. Appurata la natura dell’umano, nel giro di qualche secondo il labrador smette di abbaiare e comincia a fare le feste agitando la coda.

Un Super olfatto e un appetito smisurato

Il loro fiuto è quasi infallibile. Nell’ambiente domestico, se qualche minuscola briciola di cibo si insinua da qualche parte, state sicuri che il Labrador la troverà. Questo potere, però, si può trasformare in una debolezza. I labrador retriever sono “pozzi senza fondo”: dopo aver sentito l’odore del cibo faranno di tutto per ottenerlo e non si accontenteranno di un solo pezzettino

A causa del suo olfatto, ai tempi dello sbarco in Inghilterra veniva utilizzato come cane da caccia, attività che gli anglosassoni svolgono con grande passione. Ai giorni nostri per la caccia si preferisce usare un altro genere di cane, e dunque i Labrador sono entrati nelle forze dell’ordine di tutto il mondo. Il loro olfatto è utilissimo quando si tratta di cercare droga, persone scomparse e cadaveri. Molte sono le storie che si potrebbero raccontare su Labrador che si sono distinti per qualche impresa particolare.

Attenti a quello che desiderate: non si stancano mai

Infine, diciamo che nel caso in cui siate intenzionati ad adottare un cucciolo di Labrador, state molto attenti. Se siete persone pigre o molto casalinghe, non è il cane che fa per voi. La grandissima energia fisica e mentale di questi cani li porta a doverla sfogare in qualche modo, e in mancanza di alternative verrà diretta contro la vostra casa, distruggendola dalle fondamenta (occhio soprattutto ai divani).

D’altro canto, solitamente le persone che adottano cani del genere sono individui molto attivi. I padroni di Labrador di solito amano fare esperienze portandosi dietro il proprio animale in ogni occasione. E poi, sinceramente, i labrador sono dei maestri in ogni genere di occupazione. Chi ha un compagno simile come amico ha solo l’imbarazzo della scelta.